La Valle d’Aosta, Regione Europea dello Sport 2023, si caratterizza per le sue bellezze naturali, il fascino dei castelli e per un territorio che, pur avendo un’estensione limitata, riesce a racchiudere le vette più grandi e le valli più affascinanti del paese.
Tra le attività più rappresentative della Regione spicca l’artigianato, che trae ispirazione da una lunga tradizione tramandata nei secoli e che trova nella lavorazione del legno la sua eccellenza.
Lavorazione del legno:tradizione e convivialità
La lavorazione del legno è diffusa tra i valdostani perché nasce come attività invernale, quando i lavori nella campagna erano fermi e si coglieva l’occasione della pausa per realizzare arredo, utensili e oggetti di uso pratico utilizzando una materia prima facilmente reperibile.
Con il passare del tempo e con l’evolversi delle attività e della società valdostana, il legno è diventato il materiale per creare delle vere e proprie opere d’arte. Sono nate così le botteghe di artigiani e la tradizione della lavorazione del legno è diventata un’attività artigianale legata anche al turismo della regione.
Per la realizzazione degli oggetti, vista la grande richiesta, sono necessari una serie di elettroutensili per la lavorazione del legno, con l’obiettivo di velocizzare l’esecuzione senza rinunciare però alla bravura e alla meticolosità degli artisti.
Alcuni oggetti di uso quotidiano della tradizione sono infatti diventati dei simboli di convivialità e sono i protagonisti delle attività che il turista può svolgere durante la permanenza in Val D’Aosta e il souvenir più caratteristico da riportare a casa.
Artigianato: la grolla e la coppa dell’amicizia
Tra gli oggetti emblena dell’artigianato artistico valdostano e della lunga tradizione della lavorazione del legno, ci sono la grolla e la coppa dell’amicizia.
La grolla è un calice di vino con un coperchio in legno.
Viene realizzata al tornio e rifinita a mano. Il termine grolla deriva da “grall”, che in lingua d’oil significa “il calice” e rimanda alla parola Graal, ossia il calice da cui bevve Gesù durante l’ultima cena, intorno al quale nei secoli sono nate leggende e storie ancora oggi molto sentite.
Il recipiente veniva utilizzato durante le cerimonie nei castelli della Valle d’Aosta sin dal Medioevo. Oggi ha cambiato destinazione d’uso e viene adoperato come soprammobile o portagioie.
La coppa dell’Amicizia è invece il simbolo per eccellenza di convivialità. È una scodella bassa e panciuta munita di tanti beccucci con il coperchio in legno decorato. Viene utilizzata, soprattutto nel periodo invernale, per bere il celebre caffè alla valdostana, una bevanda realizzata con caffé bollente, grappa, cognac, spezie, scorze di limone o arancio. Si beve “à la ronde”, ossia passandosi la coppa di mano in mano, senza poggiarla sul tavolo e partendo dal più anziano. L’impresa è non scottarsi.
Il territorio: cultura e natura
La Val d’Aosta è un territorio magico, che si può visitare in ogni periodo dell’anno perché riserva sempre piacevoli sorprese. Per i ponti della Primavera 2023 è l’occasione per scoprire i tesori della Val d’Aosta nella stagione dei colori più sgargianti e delle temperature più miti. Ci sarà inoltre una vasta offerta turistica, con eventi, aperture straordinarie e possibilità di fare escursioni nel verde.
Per chi ama invece la tradizione del legno, l’appuntamento è nel mese di gennaio, momento in cui si svolgono le due fiere più importanti della regione: la Fiera di Sant’Orso nel centro storico di Aosta, e la fiera del legno di Donnas, con oltre 500 espositori artigiani.