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Testolin e Caveri a Torino per priorità ed esigenze della Valle d’Aosta

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Testolin e Caveri a Torino per priorità ed esigenze della Valle d’Aosta
Testolin e Caveri a Torino per priorità ed esigenze della Valle d’Aosta

Al grande tavolo Italia delle Regioni

Il Presidente della Regione Renzo Testolin e l’Assessore regionale Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna Luciano Caveri hanno rappresentato oggi, lunedì 2 ottobre, la Valle d’Aosta alla sessione plenaria de L’Italia delle Regioni di Torino. Un grande tavolo di incontro e di confronto delle Regioni italiane, che nell’apertura istituzionale ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

A seguire, sempre a Palazzo reale, si sono susseguiti i momenti di confronto e di approfondimento su tematiche di interesse comune.

Al tavolo su Le grandi infrastrutture motore del Paese è intervenuto il Presidente Renzo Testolin che ha dichiarato: “La lungimiranza di chi sessant’anni fa ha creato il Tunnel Monte Bianco ha fatto nascere non soltanto un passaggio verso l’Europa, ma ha creato una comunità intorno al Monte Bianco stesso, di cui la Valle d’Aosta fa parte.”

“Valle d’Aosta che – come ha ricordato il Presidente Testolin – nel quadro delle problematiche internazionali, legate alla chiusura del Fréjus, ha fatto la sua parte sobbarcandosi il 200 per cento in più del traffico pesante.”

Questione che ha posto l’accento sull’importanza dei due trafori presenti sul nostro territorio e sulla necessità di un raddoppio del traforo Monte Bianco, non solo per fini commerciali ma anche per consolidare e per garantire una continuità di quel rapporto culturale tra le comunità, nato sessant’anni fa con il Tunnel e che continua tutt’oggi con le collaborazioni e le intersezioni che abbiamo tra territori limitrofi, nel quadro di collaborazioni e confronti anche attraverso progetti europei e che portano un valore aggiunto.

Non sono però sufficienti le interazioni e i rapporti tra i territori, è necessario l’intervento statale molto più importante, così come del via libero delle comunità internazionali che possano veramente trovare una sintesi, magari anche tramite il Trattato del Quirinale che ha tracciato una linea di condotta molto importante tra Italia e Francia, per arrivare a risolvere una questione problematica che non è soltanto della piccola Valle d’Aosta, ma è tematica di un intero Paese.

Testolin ha inoltre portato all’attenzione del tavolo dei grandi progetti infrastrutturali il tema dell’energia idroelettrica e della strategicità della proroga delle concessioni idroelettriche, “Concessioni – ha detto Testolin – che creerebbero senza chiedere risorse allo Stato un volano di investimenti per l’efficientamento delle infrastrutture di derivazione idrica, creazione di bacini multifunzionali (agricoltura/innevamento/idroelettrico) e una maggior produzione di energia idroelettrica. Incremento questo fondamentale per l’intero sistema economico e produttivo, soprattutto in questo periodo di transizione energetica oltre che per una sempre maggiore e virtuosa crescita economica del nostro territorio, anche attorno alla produzione di energia rinnovabile.”

Al tavolo dell’internazionalizzazione dei territori, nel pomeriggio all’Archivio di Stato, ha preso parte l’Assessore Luciano Caveri che in apertura di intervento ha sottolineato la propria emozione per il contesto che ha ospitato il grande evento: In questo luogo c’è tutta la storia del Duché d’Aoste di cui la nostra Regione autonoma è in qualche modo erede.

L’Assessore Caveri ha poi centrato il proprio intervento sul ruolo europeo delle Regioni: “Esiste un ruolo europeo delle Regioni, che parte dal motivo stesso per cui oggi le Regioni si riuniscono a Torino: nella logica di evitare il Divide et impera, è molto importante che le Regioni abbiamo tra di loro una forte solidarietà e coesione contro le tentazioni centraliste. E in scala europea è importante che il Comitato delle Regioni assuma un ruolo determinante. Come altrettanto importante è la fase ascendente che possa portare ad una realtà nella quale in alcuni tavoli a livello europeo, accanto ai Ministri possano sedersi i rappresentanti delle Regioni che sono più vicini alle realtà e devono tutelare le competenze e i poteri regionali.

Parlando del ruolo della Montagna, per il quale ha le deleghe anche nell’ambito della Conferenza delle Regioni, l’Assessore Caveri ha sottolineato che: Da questo puti di vista siamo molto europeisti, nel senso che molti di noi partecipano a diverse istanze, quali quelle delle Euroregioni, della macroregione alpina, dell’Interreg, che ci permettono di guardare a geometrie diverse. Dal semplice regionalismo italiano ci spingiamo molto più in là, per vedere le questioni in maniera diversa, da un’altra angolatura, su temi che sono importanti perché sono momenti in cui si esportano idee e ci si confronta con Regioni che hanno gli stessi problemi. Penso alla differenza dell’applicazione del patto di stabilità in altre Regioni europee, il cui utilizzo noi abbiamo subito perché non era così coincidente con le democrazie locali, come invece era in altri Paesi europei. Penso al Pnrr e ai fondi strutturali su cui Roma tenta un eccesso di dirigismo.

E’ molto importante quindi che vi siano tavoli come quelli aperti oggi a Torino, in cui si possa sentire la voce della Regioni, che abbiano tra loro uno scambio costruttivo e intelligente e che possano essere così competitive a livello europeo e nel mondo, mantenendo forte la centralità delle Regioni, secondo quel famoso principio che è il principio della sussidiarietà.