Triste primato per la Valle d’Aosta che è la regione italiana che nel corso del 2022 ha registrato l’incremento più elevato del numero di segnalazioni di operazioni sospette, ovvero di riciclaggio, arrivate alla Uif, l’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia.
Movimenti che potrebbero nascondere operazioni di riciclaggio di denaro, le varie tecniche che consentono di ripulire il denaro sporco proveniente da attività criminali o illecite attraverso bonifici, carte di pagamento, money transfer e denaro contante.
Le comunicazioni all’Uif, secondo un’elaborazione della Cgia di Mestre, sono passate in un anno da 245 a 327, l’aumento più consistente. A livello nazionale si tratta della quota più bassa di segnalazioni in termini assoluti, solo lo 0,2%, ma il dato risultata in linea con le altre regioni considerando i numeri della popolazione valdostana.
Complessivamente nel 2022 sono arrivate all’Uif 155.426 segnalazioni, con una crescitadell’11,4 per cento rispetto al 2021. Cgia sottolinea che una su quattro “è stata considerata ad alto rischio, il 99,8 per cento del flusso totale è riconducibile all’ ipotesi di riciclaggio e nel 90% circa dei casi le comunicazioni sono giunte dalle banche, dalle Poste e dagli intermediari finanziari”, prospettando “il pericolo che la criminalità economica, specie nelle piccole e medie imprese, stia incuneandosi nel mondo produttivo in modo sempre più elevato”.