Il 2023 è stato un anno di intensa attività per la Polizia Postale e delle Comunicazioni, focalizzata sulla lotta ai crimini informatici.
Le attività si sono concentrate sulla prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, alla protezione delle infrastrutture critiche, al financial cybercrime e alle minacce eversivo-terroristiche legate a forme di fondamentalismo religioso e di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.
Contrasto alla pedopornografia online e aggressioni sessuali minorili online
In un contesto di continua evoluzione tecnologica, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha dedicato il 2023 alla prevenzione e al contrasto dei reati informatici, con particolare attenzione a quelli commessi ai danni di minori.
La collaborazione costante con il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) di Roma è stata fondamentale in questo contesto.
A livello regionale, il rischio di adescamento online di bambini e preadolescenti è ancora presente, con un aumento delle denunce relative a casi di adescamento di minori sotto i 13 anni.
Il gioco online, in molti casi, rappresenta l’occasione per l’approccio sessuale con il minore, sfruttando la scarsa diffidenza nelle tecnologie e la possibilità di instaurare un dialogo riservato. Nel corso del 2023, si è registrato un incremento dei casi di sextortion, coinvolgendo frequentemente adolescenti tra i 15 e i 17 anni.
La Polizia Postale del Piemonte e della Valle D’Aosta svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione, monitorando costantemente la rete per limitare la circolazione di materiale sessuale illecito realizzato con l’utilizzo di minori. Nel 2023, sono stati deferiti 65 soggetti solo a cura del C.O.S.C. di Torino.
Tra le attività di rilievo, si segnala l’Operazione “Lucignolo”, che ha coinvolto oltre 100 investigatori cibernetici nella lotta contro la pubblicazione e divulgazione di materiale illecito che coinvolgeva minori.
Arresto in flagranza per detenzione di 80.000 files Pedopornografici
L’azione coordinata della Polizia Postale ha portato a un arresto in flagranza a Torino.
Un trentatreenne è stato arrestato con oltre 80.000 immagini prodotte mediante sfruttamento sessuale di minorenni.
Questo caso evidenzia l’importanza delle attività investigative preventive della Polizia Postale nel contenimento degli effetti dannosi dell’uso distorto degli strumenti di connessione virtuale online.
Queste iniziative dimostrano l’impegno costante della Polizia Postale e delle Comunicazioni nel garantire la sicurezza online, soprattutto per i minori, e la necessità di una continua vigilanza per proteggere la vulnerabile utenza giovane.
Reati contro la persona online nel 2023 in Piemonte e Valle d’Aosta
Nel corso del 2023, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha intensificato gli sforzi nella lotta ai reati online che minacciano la sfera personale dei cittadini. L’attenzione si è concentrata sulle dinamiche previste dal “Codice Rosso”, includendo stalking, minacce e revenge porn, con un notevole aumento delle segnalazioni. Contemporaneamente, si è registrata una diminuzione dei casi di accesso abusivo ai profili social, grazie alle campagne di sensibilizzazione sull’uso di misure di sicurezza come l’autenticazione a doppio fattore.
Il fenomeno della sextortion ha visto una crescita significativa, con criminali che si infiltrano in social network o chat peer-to-peer, inducendo vittime a condividere immagini intime. In Piemonte, ci sono stati 5 casi di sextortion su minori nel 2023. Questi crimini si concludono spesso con richieste di denaro sotto la minaccia di diffondere il materiale tra contatti, amici e familiari.
Revenge Porn: un caso significativo a Biella
Un caso emblematico nel mese di agosto ha visto la Polizia Postale di Biella individuare prontamente un cittadino colpevole di revenge porn e molestie online. Dopo una breve conoscenza online, la vittima ha subito la diffusione di immagini intime e la creazione di account falsi. La rapida azione della Polizia Postale ha permesso di identificare l’indagato e recuperare le prove necessarie, dimostrando l’efficacia delle indagini cibernetiche.
Molestie social e denunce online
A settembre, la Polizia Postale di Biella ha denunciato una donna per molestie sociali, accusata di diffondere calunnie attraverso account falsi su social network. Questo caso evidenzia la crescente sfida nella gestione di persecuzioni online e la necessità di indagini specializzate per identificare i colpevoli.
In sintesi, la Polizia Postale del Piemonte e della Valle d’Aosta continua a fronteggiare con successo le sfide emergenti nel contesto della sicurezza online, collaborando con piattaforme e sensibilizzando la popolazione sui rischi e sulle misure di difesa.
Affrontare attacchi informatici, antagonismo ed estremismo online
All’interno del sempre più complesso scenario delle minacce informatiche, la Polizia Postale si impegna nella gestione di attacchi informatici, manifestazioni di antagonismo ed estremismo online, ponendo una forte enfasi nel contrastare il cyberterrorismo. L’emergere del conflitto russo-ucraino ha sottolineato il ruolo cruciale del cyberspazio nelle dinamiche belliche moderne, con gruppi hacktivistici russi come NoName057 che hanno mirato alle infrastrutture italiane come forma di protesta contro la politica nazionale, definita “russofoba”.
Le indagini in questo ambito sono intrinsecamente complesse, data la natura transnazionale degli attacchi e la disparità nei sistemi legislativi nazionali, soprattutto per quanto riguarda le regole sull’acquisizione di prove digitali e la conservazione dei dati. La Polizia Postale ha quindi potenziato le tecniche info/investigative, estendendo il monitoraggio anche al darkweb. L’attivazione di canali di cooperazione internazionale è cruciale, e in risposta ai maggiori incidenti di sicurezza, il C.N.A.I.P.I.C. ha collaborato con il C.O.S.C. e altri attori pubblici nell’architettura nazionale di cyber sicurezza.
Nel corso del 2023, si sono rinnovati Protocolli d’Intesa tra il C.O.S.C. e le realtà produttive e gli enti pubblici. A giugno 2023, è stato stipulato un Protocollo d’Intesa tra il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Valle d’Aosta e SAGAT S.p.A., Società di Gestione dell’Aeroporto di Torino. Questi protocolli mirano a potenziare la sicurezza informatica, la condivisione e l’analisi delle informazioni per prevenire attacchi o danneggiamenti alle infrastrutture IT pubbliche e private.
Le partnership instaurate consentono l’adozione di procedure di intervento e lo scambio informativo per implementare e innalzare gli standard di sicurezza cibernetica. In caso di incidente informatico, la Polizia Postale mette a disposizione la propria esperienza e le competenze degli operatori cibernetici per fronteggiare l’attacco e agevolare il ripristino dei servizi alla collettività.
Nel contesto della prevenzione e del contrasto alla diffusione di contenuti terroristici online, il personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni monitora costantemente il web e conduce attività investigative. Queste attività, sia d’iniziativa che in risposta a segnalazioni, sono finalizzate a individuare contenuti illeciti presenti negli spazi e nei servizi di comunicazione online. Il target operativo si concentra sulla prevenzione e repressione dei reati che utilizzano la dimensione virtuale per fini terroristici, minando l’ordine e la sicurezza pubblica, sia per ragioni legate al fondamentalismo religioso che all’estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.
L’esplosivo aumento dell’utilizzo delle piattaforme di comunicazione online, social network e applicazioni di messaggistica istantanea ha portato a una diffusione su vasta scala di contenuti propagandistici terroristici. L’attività informativa ha coinvolto oltre 1200 spazi web a livello nazionale, con la chiusura di 30 risorse digitali caratterizzate da contenuti illeciti.
L’Operazione internazionale contro l’estremismo di destra sul web ha visto la partecipazione attiva della Polizia Postale e della Digos di Torino. Due minorenni italiani, parte di un network suprematista e neonazista, sono stati denunciati. La rete, operante in sei Paesi, era pronta a compiere atti violenti contro specifiche comunità. Questa operazione è un esempio di cooperazione internazionale cruciale per contrastare fenomeni estremisti online.
Finanza e cybercriminalità: rispondere alle minacce
Nel contesto sempre mutevole della cybercriminalità finanziaria, la Polizia Postale è al fronte nella lotta contro fenomeni come il phishing, il vishing, e lo smishing, tattiche predatrici utilizzate per acquisire dati sensibili attraverso e-mail che si fingono provenire da istituzioni affidabili. In aggiunta, la persistente minaccia delle frodi basate su social engineering, con un focus sul BEC fraud, si è intensificata con l’aumento delle transazioni commerciali online.
Le recenti investigazioni hanno rivelato un notevole aumento della qualità delle attività criminali nel settore della cybercriminalità finanziaria, con gruppi delinquenziali che, grazie alle opportunità offerte dalle transazioni online su larga scala, hanno innalzato il proprio profilo criminale. La necessità di tracciare tracce informatiche e finanziarie oltre i confini nazionali ha reso cruciale l’utilizzo dei canali ufficiali di cooperazione internazionale, ma talvolta le sfide operative e la mancanza di collaborazione da parte di alcuni paesi stranieri complicano la raccolta di prove.
Nonostante le difficoltà, la Specialità ha utilizzato con successo la piattaforma OF2CEN (On-line Fraud Cyber Centre and Expert Network) per analizzare e contrastare le frodi BEC/CEO. Questa piattaforma, sviluppata in collaborazione con le principali banche italiane, consente interventi tempestivi per bloccare le somme sottratte.
Un ulteriore elemento di complessità è l’uso sempre più diffuso delle criptovalute, che presenta sfide nel tracciamento delle transazioni a causa della loro natura decentralizzata. Le organizzazioni criminali, incluso il crimine organizzato, hanno rapidamente acquisito abilità tecniche per movimentare capitali attraverso criptovalute, utilizzando gli illeciti profitti per finanziare ulteriori attività illegali.
Trade Scam (falso trading)
I dati rilevati nel territorio Piemontese indicano un danno patrimoniale stimato di circa 11 milioni di Euro nella sola Provincia di Torino. Nonostante le diverse forme di frodi, si osserva un aumento costante dei soggetti deferiti all’Autorità Giudiziaria nel 2023, soprattutto nel settore dell’e-commerce, in linea con le tendenze nazionali. L’incremento del danno patrimoniale è evidente in tutte le Province del Piemonte e Valle D’Aosta.
Tra le operazioni significative, spicca l’arresto di un latitante, pluripregiudicato e abile nell’ingannare le vittime negli acquisti online. Questo esempio evidenzia la persistenza dell’attività criminale e la necessità di azioni coordinate per garantire il rispetto della legge. L’operazione Trade Scam ha colpito il falso trading, evidenziando la vastità del fenomeno che ha portato migliaia di investitori a perdere i propri risparmi in inganni online. La Polizia Postale, oltre alle azioni repressive, si impegna in iniziative preventive attraverso convegni e interventi divulgativi per il pubblico. La loro forte dedizione al contrasto di queste frodi è essenziale per proteggere i cittadini dai crescenti rischi della cybercriminalità finanziaria.
Commissariato di PS Online: Protezione e Prevenzione Online
Il crescente utilizzo delle nuove tecnologie ha richiesto lo sviluppo di strumenti di comunicazione avanzati per consentire alla Polizia di Stato di interagire direttamente con gli utenti online. Il portale del Commissariato di PS Online rappresenta un punto di contatto cruciale per i cittadini, offrendo la possibilità di segnalare situazioni illecite, esprimere disagi e chiedere aiuto in modo conveniente e immediato. Questa piattaforma ha facilitato un dialogo aperto tra la Polizia Postale e il pubblico, incoraggiando la partecipazione attiva dei cittadini nella segnalazione di comportamenti potenzialmente dannosi online.
Con oltre 82.000 segnalazioni ricevute nel 2023, è emerso che molti utenti non adottano le precauzioni necessarie di cyber igiene per prevenire attacchi informatici e attività criminali online. Al fine di potenziare le attività preventive, la sezione degli alert è stata ampliata per fornire avvisi costantemente aggiornati agli utenti, diventando uno strumento di autotutela efficace e facilmente accessibile.
Un aspetto cruciale del lavoro della Polizia Postale è la gestione delle segnalazioni di cittadini che manifestano situazioni di disagio o minacciano di compiere gesti estremi. Nel 2023, il Centro Operativo di Torino ha gestito direttamente 3 segnalazioni di manifestazioni di intenti anticonservativi, dimostrando l’importanza di un intervento tempestivo e professionale in situazioni delicate.
Attività di prevenzione e sensibilizzazione
Oltre all’azione repressiva contro i reati informatici, la Polizia Postale si impegna attivamente nella prevenzione dei fenomeni come il cyberbullismo e altre forme di prevaricazione online, che suscitano grande allarme sociale. Gli specialisti della Polizia Postale hanno condotto incontri e convegni in numerose scuole per sensibilizzare studenti, insegnanti e genitori sui pericoli del mondo online. A Torino, sono stati organizzati incontri in 55 scuole e 14 convegni, coinvolgendo rispettivamente 3450 studenti e 2640 partecipanti, registrando un aumento del 15% rispetto all’anno precedente.
Particolarmente rilevante è la campagna educativa itinerante “Una vita da social”, sviluppata a Torino, Aosta, Alessandria e Asti, che si rivolge a giovani e adulti utilizzando un linguaggio comunicativo accessibile a tutte le fasce d’età. L’obiettivo è contrastare la violenza e la prevaricazione online, coinvolgendo l’intera comunità scolastica.
Un altro aspetto cruciale è il controllo del territorio per la sicurezza degli Uffici Postali durante i momenti di maggiore afflusso legati ai pagamenti mensili. Nel 2023, sono stati effettuati controlli aggiuntivi con un incremento del 10%, mirati a prevenire reati predatori contro gli Uffici e gli utenti.
La Polizia Postale dimostra un impegno costante nella protezione online, promuovendo la sicurezza partecipata e fornendo strumenti educativi essenziali per affrontare le sfide del mondo digitale in evoluzione.