Home Cronaca Cronaca Aosta

Raddoppio Tunnel Monte Bianco, tensione tra Italia e Francia

0
CONDIVIDI
Traforo Monte Bianco

Continuano le tensioni tra Italia e Francia con rapporti sempre meno collaborativi anche su tematiche rilevanti dal punto di vista socio economico come quello del raddoppio del tunnel del Monte Bianco.

Inaugurato nel 1965, il traforo necessita di importanti interventi di manutenzione, in particolare per il risanamento della volta.

La società mista di gestione (Geie) ha previsto chiusure al traffico di 3-4 mesi all’anno fino al 2041, in alternativa una chiusura totale per tre anni. La prima interruzione scatterà dal 4 settembre al 18 dicembre del 2023 per consentire di allestire un cantiere-test per valutare la “migliore metodologia operativa per il prosieguo delle opere”.
Il Governo italiano e la Valle d’Aosta – d’accordo con Confindustria e con la società italiana di gestione della struttura (Sitmb) – si sono attivati per avviare un confronto con la Francia “al fine di valutare un raddoppio del traforo”. In merito il ministro alle infrastrutture Matteo Salvini aveva parlato di seconda canna come “alternativa per attenuare i disagi derivati dalla chiusura del traforo”.

Assolutamente contrario invece il governo francese. “Il raddoppio del tunnel non è di attualità” aveva detto il ministro francese ai Trasporti, Clément Beaune. Il sindaco di Chamonix, Eric Fournier, ha più volte ribadito che per i trasporti sulle Alpi la Francia punta sulla ferrovia. Il problema principale, infatti, è rappresentato dallo smog: nella valle dell’Arve industria, trasporti e inversione termica provocano elevati picchi di inquinamento che rendono l’area uno dei luoghi più contaminati d’Europa.

Loading...