Sviluppi sugli esami posti in essere sul cadavere del medico morto ritrovato nei pressi di Arnad.
I traumi riportati con una caduta di pochi metri da un salto di roccia o l’ipotermia: in base ai primi riscontri dell’autopsia sono le due possibili cause della morte di Andrea Calcaterra, il medico di 51 anni di Trecate (Novara) trovato senza vita nei boschi di Arnad (Aosta) il 5 dicembre scorso, venti giorni dopo la sua scomparsa.
Sono infatti emersi molteplici segni attribuibili a una caduta durante l’esame condotto dal medico legale Serena Curti su delega del pm della procura di Aosta Luca Ceccanti.
L’intervento di altre persone viene escluso dagli inquirenti: le principali ipotesi al vaglio sono la scivolata accidentale o il gesto volontario. Per provare a far luce sull’accaduto saranno eseguiti gli esami tossicologici.
Calcaterra era dirigente medico in Radiodiagnostica all’Aou ‘Maggiore della Carità’ di Novara, collaboratore alla Casa della Salute di Sandigliano, nel biellese, e al centro medico Sant’Ambrogio, sempre a Novara. Il 15 novembre, giorno della scomparsa, il passaggio della sua auto era stato segnalato al casello di Verrès (Aosta). Da allora, nonostante le ricerche, nessuna traccia del professionista. Sino a lunedì mattina, quando il veicolo, una Volkswagen Tiguan grigia, è stato ritrovato dai carabinieri dopo la segnalazione di una persona che era nella zona. Poco distante, in un dirupo, c’era il corpo senza vita.