ROMA. 11 MAR. Nuovo allarme povertà per le famiglie italiane. In Italia, secondo un rapporto Bes Istat-Cnel, tra il 2010 e il 2011, l’indicatore della “grave deprivazione” sale dal 6,9% all’11,1%, con 6,7 milioni di persone in difficoltà economiche, con un rialzo di 2,5 milioni in un anno.
In Italia il potere d’acquisto, ovvero il reddito disponibile delle famiglie in termini reali, è sceso del 5% tra il 2007 e il 2011.
A marzo 2012 il dato peggiore sul fronte della fiducia dei cittadini verso le istituzioni riguarda i partiti politici: la media, in un’ipotetica pagella su una scala da 0 a 10, si ferma al 2,3.
La quota dei cosiddetti “Neet”, ovvero dei ragazzi tra i 15 e i 29 anni che né studiano né lavorano, tra il 2009 e il 2011 è balzata dal 19,5% al 22,7%.
Quasi un giovane su 4 dunque non è impegnato in percorsi formativi e non ha un posto.