Gara pubblica di concessione per la valorizzazione del “Palazzo Cogne” di Aosta, sono stati approvati gli indirizzi per la gara pubblica
Gara pubblica di concessione per la valorizzazione del “Palazzo Cogne” di Aosta. L’Assessorato delle Finanze, Innovazione, Opere pubbliche e Territorio informa che la Giunta regionale ha approvato gli indirizzi per l’espletamento della gara pubblica di concessione per la valorizzazione del “Palazzo Cogne” di Aosta.
“Dal 2016 il Palazzo Cogne è inserito nel Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari – spiega l’Assessore Carlo Marzi -, contenente l’elenco dei beni immobili di proprietà regionale non più strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali della Regione. La concessione per valorizzazione si affianca alla possibilità di vendere il bene da parte della Regione e consente di porre le condizioni affinché questo palazzo storico possa essere recuperato e tornare a svolgere una funzione importante all’interno della città di Aosta.
Attraverso un bando di gara pubblico i soggetti privati eventualmente interessati potranno acquisire in concessione l’edificio per valorizzarlo e destinarlo ad attività economiche e/o a servizio dei cittadini. Le sue dimensioni e la posizione strategica in prossimità del centro storico e del nuovo polo Universitario sono potenzialità che vanno contemperate con i vincoli attualmente presenti sull’immobile, classificato da parte della Soprintendenza regionale ai beni e alle attività culturali come bene Monumento per il suo interesse storico-artistico-architettonico.”
“La concessione apre la possibilità di ricevere proposte e idee di utilizzo del Palazzo -prosegue l’Assessore – e il fatto che i progetti eventualmente proposti siano in capo al soggetto privato proponente l’iniziativa consente all’amministrazione di ottenere due risultati: il primo, beneficiare del dinamismo e dell’inventiva che caratterizzano il mercato privato; il secondo, disporre già della valutazione di sostenibilità economica/gestionale dell’iniziativa, in quanto i soggetti che presentano i progetti di valorizzazione sono i medesimi che si occuperanno della successiva gestione del bene.”
“Sin dal nostro insediamento – sottolinea l’Assessore Marzi – abbiamo mantenuto alta l’attenzione sullo stato dell’edificio e sul valore che esso rappresenta per la città, contribuendo a individuare una nuova collocazione per la storica associazione del CCS Cogne e intervenendo più volte con spese importanti per la messa in sicurezza definitiva dell’immobile, garantendo il transito in sicurezza sia all’interno del porticato che all’esterno dell’edificio. L’auspicio è quello di valorizzare il palazzo e Aosta, eliminando le spese necessarie se lo stabile restasse vuoto e inutilizzato.”
“Gravi problemi strutturali emersi negli ultimi anni ne impediscono l’utilizzo che rimane subordinato a un importante e oneroso risanamento conservativo. La Struttura regionale competente, successivamente alla chiusura del fabbricato, ha dovuto intervenire in diverse occasioni per ridurre il degrado e porre maggiori condizioni di sicurezza esterna.
In particolare, gli interventi sono stati volti a impedire l’accesso al cortile interno di via Giorgio Elter, alla verifica di sicurezza del rivestimento esterno dell’edificio e del rivestimento e dell’intonaco del soffitto del porticato a sud dello stesso, per continuare a garantire il passaggio pedonale sia nel porticato stesso che all’esterno dell’edificio.”
L’Assessore Marzi evidenzia, infine, come “attraverso il Piano alienazioni l’Amministrazione regionale intende favorire, da parte di soggetti terzi, siano essi privati cittadini, imprese o Enti locali, la valorizzazione e il riuso dei beni immobili di proprietà non più utilizzati. Parallelamente, con la legge 68 del 1994, la Regione propone ai Comuni la possibilità di acquisire a titolo gratuito gli immobili di proprietà regionale situati sui loro territori, per valorizzarli e destinarli a destinazioni di pubblico interesse.
Questa opportunità va incrementata e attualizzata secondo le necessità emergenti sui territori: a tal fine, in linea più generale, collaboreremo con il Consiglio e le Commissioni competenti per verificare la possibilità di ricomprendere, tra le finalità di pubblico interesse, anche destinazioni che contribuiscono allo sviluppo delle comunità di montagna, mantenendo il presidio del territorio e limitando la tendenza di spopolamento delle nostre vallate”.