MILANO. 4 MAG. Sono stati più di mezzo milione i visitatori di Expo 2015 nel primo week-end di apertura. Il picco è stato nella giornata di sabato, mentre domenica, gli arrivi sono decisamente diminuiti.
Tante le file per provare cibi esotici o meno e proprio il commissario Giuseppe Sala in una conferenza ha spiegato come bar e ristoranti abbiano avuto “una fatturazione fuori dimensioni anche rispetto alle loro aspettative”.
Secondo Coldiretti, che ha uno stand proprio, nei tre giorni sono stati consumati 800 mila pasti fra colazioni, pranzi, cene e merende preparate nei tanti chioschi lungo le strade, nei ristoranti dei diversi padiglioni. Con il consumo di una tonnellata di cibo e bevande multiculturali: dalle tajin marocchine, alle tapas spagnole, dal cous cous nel Qatar e agli immancabili hamburger americani.
Anche il sindaco Pisapia contento dei risultati definiti “numeri da record che ci lasciano entusiasti”.
I numeri di Expo 2015 sono imponenti a partire dai Paesi, ben 145. La manifestazione si estende su 110 ettari a nord ovest di Milano.
Sono presenti 3 organizzazioni sovranazionali: Onu, Ue, Comunità Caraibica e 13 organizzazioni civili, da Save the Children al Wwf, da Action Aid alla Caritas).
La visita può iniziare dai 9 padiglioni collettivi dedicati a Paesi uniti in nome di una caratteristica comune: l’alimento che unisce i Paesi presenti (cacao, caffè, riso, grano, frutta, spezie), 3 riguardano la caratteristica geografica che unisce i Paesi (Zone Aride, Mare e Isole, Biomediterraneo).
Nel complesso i padiglioni di Expo 2015 sono oltre 80, 54 Paesi ne hanno uno proprio, sono stati cioè realizzati direttamente dai Paesi o dalle realtà partecipanti e 5 sono padiglioni ‘Corporate’, delle aziende private.
Padiglione Italia è un quartiere che si sviluppa lungo una strada di 325 metri intorno alla quale, organizzate in borghi e piazzette, vengono presentate le eccellenze italiane.
Nel cuore c’è Palazzo Italia, struttura avveniristica di 5 piani, simbolo del made in Italy con l’ Albero della Vita, ideato da Marco Balich.
Realizzato in acciaio e legno da un consorzio di 19 aziende (Orgoglio Brescia) è alto 35 metri e ha una chioma larga 42 che fiorirà di luci e giochi pirotecnici per offrire 1.260 spettacoli, uno ogni ora per i sei mesi dell’esposizione.
Imponente il servizio di sicurezza con oltre 3.700 uomini. L’intero perimetro del sito è protetto da una barriera metallica di 3,15 metri. Ci sono oltre 2.000 telecamere per un controllo effettuato da una sala operativa centrale, 750 gli uomini della vigilanza presenti per turno nel sito.
La previsione dei costi dovrebbe essere rispettata attestandosi sotto l’ 1,3 miliardi di euro messo a budget, cifra già ridimensionata rispetto all’iniziale previsione di 1,7 miliardi di euro.I conti 2014, appro vati la settimana scorsa, ma non ancora pubblicati, registrano una perdita di 45 milioni di euro, la metà di quanto preventivato (92 milioni di euro).
Per quanto riguarda le ricadute economiche l’unico studio disponibile, è quello realizzato da CERTeT – Universita’ Bocconi che ha provato a valutare i principali impatti economici generati dall’evento EXPO Milano 2015 sul territorio nazionale.
In particolare è stata valutata l’ interesse turistico, stimando la presenza di circa 20 milioni di visitatori, la spesa turistica indotta da EXPO Milano 2015 risulta pari a 3,5 miliardi e l’impatto sulla produzione sarebbe di 9,4 miliardi di euro. (nelle foto di Alessia Usuelli: l’ Expo 2015 nel primo weekend).
Internet: www.expo2015.org