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Covid, Settore sciistico: ricavi ridotti del 20% in Vda

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Sci in Vda

Si contano i primi danni di questa pandemia a livello economico per il lavoro stagionale valdostano.

La chiusura anticipata di circa un mese dei comprensori sciistici valdostani, causata dall’emergenza coronavirus, ha bruciato più del 20 per cento del fatturato che era previsto, per fine stagione, dalle società degli impianti di risalita. Il dato è stato fornito oggi dalla loro associazione (Avif) durante un’audizione nella seconda commissione ‘Affari generali’ del Consiglio regionale.

“Quella di quest’anno sarebbe stata una stagione d’oro per innevamento e condizioni meteorologiche – spiega il presidente Avif Ferruccio Fournier – la nostra previsione era di realizzare un fatturato complessivo di 100 milioni di euro, ma ci siamo fermati a 77 milioni”. Oltre al danno, vi sono ora le incognite per il futuro: “Non sappiamo cosa aspettarci per l’estate, che tipo di clientela ci potrà essere – aggiunge Fournier – ma siamo molto preoccupati anche per il prossimo inverno: non siamo in grado di fare una programmazione promozionale perché non possiamo sapere che tipo di prodotto potremo vendere”.