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APPROFONDIMENTO. VALANGA TRAVOLGE SCIALPINISTI AL SAN BERNARDO

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valanga Air-Glaciers

valanga Air-GlaciersAOSTA. 22 FEB. Tre scialpinisti italiani, due donne e un uomo di circa 50 anni, sono morti a causa di una grossa valanga staccatasi a 2.300 metri di quota mentre salivano all’ospizio del Gran San Bernardo dal versante svizzero della montagna.

Un quarto è ricoverato in rianimazione ed un altro ha riportato lievi ferite.

Il gruppo era composto da valdostani e lombardi, di età, intorno ai 50 anni.

L’incidente è avvenuto ieri verso le 13.30 quando, in località La Combe des Morts, si è staccata la valanga con un fronte largo un centinaio di metri che è sceso a valle per circa 200 metri.

Da subito è scattato l’allarme con le operazioni che sono state ostacolate dal maltempo che ha impedito agli elicotteri, con i soccorritori a bordo, di salire in quota da subito.

Proprio i soccorritori sono stati depositati ad una quota più bassa e hanno raggiunto a piedi il luogo della valanga.

Gli scialpinisti erano sepolti sotto la neve, alcuni fino a due metri e mezzo.

Una trentina di uomini, con l’ausilio di sonde e cani da valanga, hanno scavato a lungo per estrarre i feriti, che sono stati trasportati a valle con gli elicotteri di Air Glaciers.

I quattro più gravi sono stati ricoverati nei reparti di rianimazione di vari ospedali.

Tre di loro sono arrivati in fin di vita e i medici elvetici hanno solo potuto constatare il decesso, il quarto è tuttora grave.

Uno dei deceduti, Gianluca Spina, 50 anni, milanese era piuttosto noto, in quanto era il presidente del Mip, la School of Management del Politecnico di Milano. (nella foto. un elicottero per i soccorsi della Air Glaciers).